Un uomo senza volto : introduzione alla lettura di Luciano di Samosata
" Non conosco classico più classico di questo classico seriore, minore e manierista , scrive-va nel 1974 Pier Paolo Pasolini recensendo i Dialoghi di Luciano, apparsi per i Millenni di Einaudi con la prefazione di Leonardo Sciascia. Con la definizione di classico , il poeta di Casarsa intendeva...
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Auteur principal : | |
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Format : | Livre |
Langue : | italien |
Titre complet : | Un uomo senza volto : introduzione alla lettura di Luciano di Samosata / Sotera Fornaro |
Publié : |
Bologna :
Pàtron editore
, C 2019 |
Description matérielle : | 1 vol. (248 p.) |
Collection : | Eikasmos Sussidi quaderni bolognesi di filologia classica ; 6 |
Accès en ligne : |
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330 | |a " Non conosco classico più classico di questo classico seriore, minore e manierista , scrive-va nel 1974 Pier Paolo Pasolini recensendo i Dialoghi di Luciano, apparsi per i Millenni di Einaudi con la prefazione di Leonardo Sciascia. Con la definizione di classico , il poeta di Casarsa intendeva descrivere la capacità di Luciano di vedere i dettagli reali in modo tanto economico quanto incantevole , e di vederli con occhio acuto e metallico , teso a incidere nella realtà a lui contemporanea, senza compassione, con l attenzione alle piccole cose e alle meno appariscenti delle creature. Pasolini si identificava con lo scrittore antico, perché come lui soffriva della consapevolezza di trovarsi in un vicolo cieco della storia, e della storia letteraria , e guardava all ormai irrecuperabile passato con nostalgia: in tale buio della storia, presagio anche della fine imminente della propria vicenda individuale, Pasolini rileggeva Luciano, ritrovando e condividendo quel riso satirico impietoso della cultura del proprio tempo, con l amara coscienza che, come lui stesso, Lucia-o anziché corrodere, minare, demistificare da filosofo cane come il suo mitico Menippo la propria cultura, corrode, mina e demistifica la vita stessa . Oggi, in un periodo che forse può definirsi da fine del mondo , nell era della realtà virtuale e della post-verità, si vuole con questa Introduzione invitare ancora alla lettura di quest autore, di cui pure non sappiamo quasi nulla, tranne che veniva da Samosata, lontana città sull Eufrate e che visse nel pieno II sec.d.C.. Un autore su cui l antichità stese il silenzio, e che nei secoli è stato oggetto di giudizi antitetici, dall ammirazione allo spregio. Un autore, dunque, destinato a restare un uomo senza volto , come scriveva Alberto Savinio: ma i cui discorsi e dialoghi offrono ancora infinito materiale di riflessione, con il loro caleidoscopio di tipi umani e di caratteri, la derisione delle manie intellettuali e delle mode culturali, l intelligenza nel comprendere il libro della vita per trarne mondi di fantasia, l accuratezza con cui rappresentano la fenomenologia delle emozioni, l uso delle immagini e della loro evocazione, il confronto originale con temi e generi tradizionali, l esperienza delle arti non verbali e per-formative, la profonda umanità e la disincantata filosofia morale." |2 éditeur | ||
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